Dopo un’intera settimana al lavoro, con la sveglia che tutte le mattine non smette di suonare, la voglia che arrivi il week end non diviene solo una necessità per rilassarsi, ma anche un’esigenza fisica.
E per riconquistare le energie cosa c’è di meglio di vivere una giornata all’aria aperta, eliminando tutto lo stress accumulato e farsi trasportare dalla brezza del vento? Lo sport che assicura – garantito!! – tutto questo è il kitesurf. Uno sport acquatico nato alla fine degli anni Novanta ed entrato nella vita di molti giovani di tutto il mondo, conquistandoli in pochissimo tempo.
Come funziona
Il kitesurf è uno sport molto semplice: consiste nel farsi trainare da un aquilone o ala, il kite appunto, che sfrutta la forza del vento come propulsore ed è condotto dall’uomo (il kitesurfer)attraverso l’uso di una barra (il boma), collegata al kite attraverso dei piccoli cavi (chiamati dyneema o spectra). E per solcare il mare occorre, ovviamente, la tavola, che può essere bidirezionale, ovvero utilizzabile in entrambe le direzioni, al contrario della tavola del windsurf che può essere solo monodirezionale, il surfino, ideale per “surfare” le onde, ed infine il race, specifico per fare le gare di race e di velocità.
Pur non essendo una disciplina “rischiosa” è sempre comunque meglio affrontare il mare (o il lago) con responsabilità, pertanto è consigliabile rivolgersi inizialmente a scuole con istruttori qualificati, affinché si acquisisca dimestichezza e si affronti in maniera sicura questo fantastico sport.
In apparenza può sembrare uno sport che richiede molta attrezzatura, piuttosto ingombrante e, quindi, anche costoso. Non è così. Al contrario di quello che può sembrare ed al contrario di altri sport acquatici, il kitesurf richiede poche cose – ma necessarie – e non è così costoso, vediamo perché.
Non è ingombrante
È uno sport che non richiede molta attrezzatura, non ingombra ed è tranquillamente trasportabile in auto. Il kite, infatti, si ripiega su se stesso e riposto nell’apposito zaino, le linee o i cavi si arrotolano lungo la barra di controllo (kitesurf bar) e non occorrono molti aquiloni, un paio solitamente sono sufficienti per coprire la maggioranza di condizioni di vento.
Non è costoso
Inutile negarlo, ogni attività sportiva richiede una spesa. Ci sono sport che costano parecchio, diventando un’attività riservata solo a pochi eletti che possono permettersela. Per fortuna il kitesurf non è così, anzi, grazie a qualche piccolo accorgimento è possibile risparmiare parecchio.
In ogni città d’Italia, ma anche nel resto del mondo, ci sono negozi che mettono in vendita articoli relativi a questo particolare sport, disponibili un po’ a tutti i prezzi. Ma la ricerca del “risparmio” implica anche un notevole “sbattimento” (passatemi il termine) da parte nostra, girando e rigirando tra i negozi. Per fortuna internet (in questi casi adoro la tecnologia!) ha trovato il rimedio. In rete è possibile trovare in pochissimo tempo tutta l’attrezzatura – usata e nuova – necessaria a svolgere questo sport, risparmiando anche più della metà, grazie a siti di annunci specializzati come il nuovo Kitesurf Scout.
E voi cosa state aspettando? Provate anche voi l’emozione di essere tra il cielo ed il mare!