La storia del carrello elevatore, conosciuto anche con il nome di muletto, risale agli anni venti. E’ stato lo statunitense Eugene Clark ad inventarlo. D’allora questo mezzo non ha smesso di evolversi e di trasformarsi anche in seguito alle moderne applicazioni tecnologiche che hanno interessato non soltanto il miglioramento delle prestazioni ma anche del comfort e della sicurezza. Per quanto concerne quest’ultima, ad esempio, recente è l’idea di realizzare una cabina attorno alla postazione del conducente che sia grado di proteggerlo maggiormente.
Le aziende che costruiscono i carrelli sono ormai tantissime oggi sia a livello locale, che nazionale ed internazionale, dove la Yale occupa uno dei ruoli di maggior rilievo, oltre che essere tra le aziende più conosciute a livello internazionale.
I muletti possono essere forniti di tre o quattro ruote e vengono scelti in base alla tipologia di spostamenti e di spazi. I bracci anteriori servono per la presa sicura delle merci che vengono gestite con mezzi adeguati a seconda del loro peso ed altezza. Oltre a queste caratteristiche di base, i carrelli elevatori possono disporre di altre capacità specifiche. Su alcuni modelli, in particolare i nuovi, è frequente trovare sia la seconda e terza via idraulica per lo spostamento laterale che la quarta via idraulica per lo spostamento di particolari unità di carico. Questo mezzo operativo può essere costituito da motori elettrici, diesel e a gas e la velocità dei movimenti, non essendo presente il pedale della frizione, è automatica.
Scegliere un carrello di qualità è un ottimo investimento a lungo termine perché rappresenta una garanzia di affidabilità e produttività nel tempo. Non tutte le marche, però, assicurano questa tenuta. Perciò, è preferibile scegliere un produttore con una reputazione consolidata per evitare in incorrere in frequenti e gravi problemi di funzionamento che, oltre a significare costi aggiuntivi di riparazione, mettono a rischio la serietà dell’azienda e la sicurezza dei lavoratori.