I furti negli appartamenti e nelle ville, in Italia, stanno crescendo in modo esponenziale nell’ultimo decennio; solo considerando gli ultimi 4 anni l’aumento è stato del 17%. A conferma di quanto avveniva negli anni passati, nella maggioranza dei casi i ladri preferiscono agire quando nessuno è in casa.
È da segnalare, però, una novità in quanto i furti durante le ore diurne sono sempre più numerosi, mentre fino a non molto tempo fa era il buio l’alleato principale dei topi d’appartamento.
La videosorveglianza: costosa ma imbattibile
Per chi si vede costretto a difendere anche l’ambiente attorno alla casa (ad esempio il giardino di una villa) sicuramente costosa ma molto efficace è la videosorveglianza, che consente di monitorare più zone nello stesso momento. Grazie all’impiego di pannelli di controllo e di software che permettono di visualizzare la zona interessata ogni volta che lo si desidera, anche attraverso smartphone o altri dispositivi, si ha un controllo totale.
Le tecnologie alla base dei sistemi di antifurto interni ed esterni: gli infrarossi attivi
Al di là della videosorveglianza i sistemi a difesa dalle intrusioni utilizzano la stessa tecnologia, sia che si tratti di antifurti da esterno che da interno, ossia quella basata sugli infrarossi e sull’impiego delle microonde.
Sicuramente più diffusi degli impianti di videosorveglianza, perché meno costosi, sono gli impianti a raggi infrarossi attivi. Oltre al risparmio economico, questo metodo non implica la necessaria presenza di una persona che monitori costantemente la zona.
In pratica, nel caso in cui qualcuno (o qualcosa) attraversi l’ambiente nel quale i raggi stessi sono stati predisposti, scatta un segnale acustico. Attraverso un pannello alfanumerico sarà possibile, dopo aver accertato la situazione, disattivare il sistema e riattivarlo. Inoltre, i raggi possono essere programmati in modo che l’allarme si attivi solo quando venga interrotta la barriera di più raggi infrarossi. Questo eviterà che gli allarmi scattino per il semplice passaggio di un animale (ad esempio un gatto).
Antifurti ad infrarossi passivi e con barriere a microonde
Gli antifurti che impiegano infrarossi passivi, invece, sono in grado di rilevare un intruso attraverso le variazioni di temperatura; in molti casi, ad essi è associata una interfaccia wireless integrata.
Gli antifurti con barriere a microonde garantiscono una minore percentuale di falsi allarmi e fanno affidamento su delle onde elettromagnetiche ad alta frequenza, funzionando grazie a 2 dispositivi; il primo agisce da ricevitore, il secondo da trasmittente. Inoltre, hanno il vantaggio di poter coprire un’area più ampia rispetto a quella difesa dai raggi infrarossi.
Tecnologie combinate e infrarossi passivi da interno
Molte volte si preferiscono adottare soluzioni che si basano su entrambe le tecnologie; in questo caso i sensori vengono definiti appunto a doppia tecnologia e sfruttano sia gli infrarossi che le microonde.
Solitamente, ad una protezione esterna ne viene abbinata una di tipo interno, quest’ultima ad infrarossi passivi, da installare nella stanza all’interno della quale sono custoditi i beni di maggior valore. Vengono impiegati dei sensori, applicati ai muri oppure inseriti ad incasso in placche apposite.